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Eventi dal Nucleo Monitoraggio Carbonio

Crediti di carbonio e foreste, iniziative dell’Unione Europea, nuove soluzioni pratiche e carbon farming

Marzo 20, 2023

Il giorno 12 gennaio 2023 si è tenuto il webinar “Crediti di carbonio e foreste, iniziative dell’Unione Europea, nuove soluzioni pratiche e carbon farming” organizzato da Etifor e a cui  hanno partecipato anche l’Università degli Studi di PadovaFSC ItaliaRegione Lombardia e CREA Ricerca. Il webinar ha avuto inizio con i saluti del professore Davide Pettenella (Dip. TESAF dell’Università degli Studi di Padova) che ha poi dato la parola a Valeria Forlin – DG Clima – Policy Officer European Commission, per fare il punto della situazione sula proposta di regolamento europeo, pubblicata dalla Commissione Europea il 30 novembre 2022, che istituirà il primo quadro regolamentare condiviso dell'UE per certificare, in modo affidabile e su base volontaria, gli assorbimenti e le riduzioni di carbonio dall'atmosfera nel settore agricolo e forestale.

Grazie a tale sistema di certificazione, infatti, lo stoccaggio del carbonio nelle foreste sarà ancora più efficace, proprio per poter rispettare gli impegni presi dalla Commissione Europea di ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990, e di raggiungere la neutralità climatica nel 2050 (Pacchetto "Fit for 55"). Il tutto garantendo, al contempo, ai proprietari agricoli e forestali la remunerazione (proveniente dalla PAC o dai mercati del carbonio) di quelle attività in grado di favorire l'assorbimento del carbonio.

Il carbon farming, ovvero tutte quelle azioni volte a ridurre le emissioni e aumentare la quantità di carbonio presente nei sistemi biologici, come le foreste, il suolo, le torbiere e le aree umide, è una delle attività proposte dalla Commissione Europea come carbon removals.

Secondo la proposta di regolamento illustrata da Valeria Forlin , gli assorbimenti di carbonio possono e devono apportare chiari benefici per il clima e salvaguardare o rafforzare altri obiettivi ambientali. Nello specifico le attività di assorbimento del carbonio devono rispondere ai quattro criteri QU.A.L.ITY:

  • QUantification (quantificazione): l’obiettivo è quello di implementare un sistema di quantificazionemonitoraggio verifica delle rimozioni di carbonio che tramite l’utilizzo di strumenti precisi e puntuali possa assicurare dei benefici inequivocabili per il clima;
  • Additionality (addizionalità): a differenza di altri meccanismi volontari già esistenti, in questo caso si prefigura un sistema che intende premiare le attività che vanno oltre le buone pratiche nazionali e le varie cogenze normative
  • Long-term storage (stoccaggio a lungo termine): le attività di assorbimento del carbonio devono garantire che il carbonio assorbito sia immagazzinato il più a lungo possibile
  • SustainabilITY(sostenibilità): le attività di assorbimento del carbonio devono avere un impatto positivo sugli altri obiettivi ambientali, quali la biodiversità, l’adattamento ai cambiamenti climatici, la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, la qualità dell’acqua, l’economia circolare.

 

Dal punto di vista certificativo vige, invece, il principio di indipendenza che regola il rapporto tra gli schemi di certificazione ed enti certificatori. I primi, infatti, avranno il compito di assicurare la tracciabilità delle rimozioni tramite il funzionamento di registri pubblici ed interoperanti tra loro, oltre che ad evitare ogni rischio di double counting; i secondi, invece, avranno la responsabilità di garantire l'autenticità di tali rimozioni attraverso audit esterni di verifica e di conformità con lo standard applicato. In pratica la procedura si articola nelle fasi seguenti:

  • il gestore fa domanda a un sistema di certificazione approvato dalla Commissione;
  • l’organismo di certificazione indipendente svolge controlli periodici dell’attività di assorbimento del carbonio per verificarne la conformità ai criteri QU.A.L.ITY e se l’esito è positivo rilascia un certificato di conformità;
  • il sistema di certificazione registra in un registro pubblico il certificato e il beneficio in termini di assorbimento netto del carbonio generato dall’attività certificata.

 

Successivamente sono state presentate da Giulia Cecchinato (Etifor | Valuing Nature) le soluzioni proposte dal nuovo progetto LIFE ClimatePositive. Il progetto, co-finanziato dal programma LIFE dell’Unione Europea, coordinato da Etifor e di cui il Crea è partner, ha come obiettivi la promozione di imprese forestali smart attraverso piani di gestione forestali digitali e la promozione dell'associazionismo forestale come strumento per ridurre i costi di gestione e superare barriere economiche e burocratiche. Inoltre, grazie al progetto, saranno realizzate attività di gestione forestale innovative finalizzate a definire lo standard nazionale per il sequestro del carbonio in alcuni siti pilota, e saranno promossi metodi alternativi di remunerazione per i proprietari e gestori forestali di tipo pubblico e privato. Il Crea, con il suo centro di Politiche e Bioeconomia, studierà come aumentare gli investimenti pubblici e privati nei progetti forestali di compensazione e anche attraverso la definizione di uno schema nazionale per il mercato volontario dei crediti di carbonio, mentre il centro di Foreste e Legno promuoverà la gestione forestale più adeguata per mitigare il cambiamento climatico e favorire i servizi ecosistemici.

Il webinar ha riscosso molto successo, come dimostrato anche dalle numerose interazioni con i partecipanti, dopo la quale è nata una lunga tavola rotonda durante la quale si sono intervenuti i diversi rappresentanti per spiegare quali sono le attività che stanno svolgendo per promuovere tali progetti in Italia.

Francesco Brignone, rappresentante della Regione Lombardia, ha sostenuto la necessità di promuovere l’associazionismo fondiario e forestale per far sì che le grandi quote di suolo e capitale produttivo bloccate, perché rese inutilizzabili dall’abbandono delle aree montane e quindi dalla mancanza di gestione attiva di tali aree, possano essere rimesse in circolo in modo da riportare in auge la proprietà privata con funzione sociale.

La rappresentante di FSC ITALIA, Ilaria Dalla Vecchia ha invece illustrato un documento che si basa sullo schema di certificazione delle superfici gestite che permetterà di validare gli impatti positivi della gestione forestale nei confronti dei servizi ecosistemici e permetterà al gestore di quantificare gli impatti positivi che le attività di miglioramento avranno sullo stock del carbonio.

Alessandro Leonardi (Etifor | Valuing Nature) ha spiegato la necessità di intercettare la domanda di servizi ecosistemici attraverso i modelli di business in modo da poter avere venditori e acquirenti per i carbon removals. Etifor negli ultimi 10 anni ha contribuito a innovare questo settore con la creazione 4 modelli di business:  e-commerce privati (ovvero piattaforme web che permettono di acquistare alberi o crediti di carbonio), sponsorizzazione diretta, trading di credito, blend-finance ovvero un approccio finanziario integrato che mette insieme l’approccio privato e quello pubblico.

Saverio Maluccio ha evidenziato come già a partire dal 2010 il CREA ha effettuato il monitoraggio nazionale del mercato dei crediti di carbonio nel settore forestale tramite la compilazione di questionari creando report annuali che illustrano le transizioni dei crediti di carbonio. Il risultato di tale monitoraggio mostra come il mercato italiano abbia delle buone potenzialità perché i prezzi sono leggermente più alti rispetto a quelli della media internazionale, ma che vi è uno scarso utilizzo di schemi di certificazione. La proposta della commissione europea è arrivata nel momento in cui il Crea aveva deciso di aggiornare le linee guida del Codice Forestale del carbonio, con un adeguamento a livello normativo dopo l’approvazione del Testo Unico in Materia di Foreste e Filiere Forestali e della Strategia Forestale Nazionale, per la necessità attivare dei sistemi di certificazione dell’assorbimento di carbonio per i mercati volontari ed eventualmente per i finanziamenti pubblici in futuro. Il documento è ormai stato definito in una versione definitiva che a breve sarà sottoposta ad una fase di consultazione pubblica seguita da un iter di approvazione istituzionale.